Dal 7 al 9 Ottobre si è svolto a Foligno la 15esima edizione de “Umbria World Fest”, un evento culturale in cui fotografia e musica si fondono insieme. In questa edizione il tema cardine è stato la famiglia, dal titolo “Flesh & Blood – Affari di Famiglia. Un tema che ha l’obbiettivo di raccontare cosa rappresenti oggi il concetto di famiglia e di illustrare attraverso il mezzo espressivo fotografico il modo in cui questo concetto è cambiato, con estrema rapidità, negli ultimi anni. Nei tre giorni si sono svolte letture portolio e inaugurazioni di mostre fotografiche, di cui alcune molto interessanti. A parte Paolo Pellegrin che con “Sevla” non avevo dubbi sulla sua forza espressiva ( purtroppo mi sento un partigiano nei suoi confronti e mi riesce molto difficile se non impossibile non farmi piacere la sua fotografia!! ), mi sono piaciute le mostre di Alaine Laboille “La famille” e di Anup Shan/ Fiona Rogers “Gombe Family Album”.
Il centro di gravità delle mostre è stato il lavoro di Laboile. Per quanto può sembrare strano Alain ha iniziato a fotografare all’età di 36 anni. Scultore di professione, compra la sua prima macchina fotografica nel 2004, per creare un libro fotografico delle sculture per i suoi clienti.
Poi incomincia a documentare la famiglia, in particolare i suoi 6 figli, con inizialmente l’idea di preservare il passaggio del tempo dell’ambiente famigliare. Scatto dopo scatto la serie “La Famille” prende forma e le immagini spontanee e senza posa dei figli entrano in simbiosi con la natura. Alain Laboile è riuscito a catturare il senso di libertà che caratterizza la giovinezza. Composizioni estetiche in bianco e nero sottolineano l’atmosfera di tempo sospeso.
Veramente un gran bel lavoro.
Devo però fare una severa critica verso l’organizzazione, perchè l’evento principale che mi interessava era il workshop con Mastrorillo e Tomaszewski. Perchè? il motivo è semplice: il ws non si è svolto perchè non abbiamo raggiunto il numero minimo e fin qui niente di strano..può capitare. Ma quello che non può succedere è che si venga a sapere soltanto il venerdi pomeriggio stesso del presunto inizio del corso, oltretutto direttamente in sede…cioè mi sono fatto tre ore di macchina per niente!! Io avevo provato a mettermi in contatto prima di partire ma l’unico modo era un’email, nessun recapito telefonico! Oltretutto avevo gia’ pagato in anticipo tutta la quota. Il giorno dopo il presidente del Umbria World Fest mi ha chiesto scusa offrendomi un caffè e spiegandomi il tutto. Beh, scuse accettate, però l’amaro in bocca rimane e non era il caffè offerto che io prendo solitamente senza zucchero! Quello che mi ha disturbato piu’ di tutto è stata la totale assenza di comunicazione e per una manifestazione del genere è inaccettabile! Per la lettura portfolio invece tutto bene, sia nella prenotazione che nello svolgimento. E’ stato per me molto utile e stimolante essere giudicato da persone professioniste e ben qualificate. Io ho scelto come lettrici Tiziana Faraoni e Chiara Oggioni Tiepolo. La prima per la sua lunga esperienza come photoeditor nella storica agenzia GraziaNeri e la seconda come organizzatrice del FoianoFotografia.
Chiaramente era in compagnia del mio terzo occhio ormai inseparabile: la piccola Fuji x100t!
… e ho documentato a modo mio.
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