Namastè! 🙏 …. di nuovo India!
Sempre con zaino in spalla e la mia piccola Fuji X100F al collo. Questa volta è il treno, il mio mezzo di trasporto per attraversare la zona nord orientale della incredibile India. Obbiettivo principale l’Holi Festival. Queste le tappe:
- Puri: citta’ sul mare, capitale dello stato di Orissa e una delle quattro mete del “Char Dham” ( quattro dimore ), pellegrinaggio per gli indù importante che porta a raggiungere “Moksha” ( la salvezza ).
- Calcutta: ufficialmente battezzata “Kolkata” dal 2001, è definita la patria della cultura indiana. Città dove la beatitudine di Madre Teresa di Calcutta è stata consacrata. La Casa di Kalighat per i morenti da lei fondata nel 1952 è ancora attiva. Non molto lontano si trova la tomba della beata, ubicata all’interno della Casa Madre delle Missionarie della Carità.
- Varanasi: o meglio nota come Benares, la città più sacra dell’induismo rappresenta l’essenza stessa dell’India. La città mistica del fiume Gange. È qui che gli induisti si bagnano per purificarsi di tutti i peccati. Il sogno di ognuno è quello di morire e di essere cremato a Varanasi per interrompere il Samsara, il ciclo della reincarnazione, e assicurarsi la liberazione. Il traffico al suo interno è delirante! Ho navigato sul Gange, all’alba, per assistere al risveglio della città. C’è chi prega immerso fino alla cinta facendo le sue abluzioni, chi si cosparge la testa con l’acqua del fiume, chi vi si immerge completamente per liberarsi dalla contaminazione dei peccati e chi si tuffa e nuota con il semplice proposito di lavarsi. Ci sono le donne che fanno il bucato a riva e i bambini che sguazzano felici nell’acqua torpida. Un canto in sottofondo invoca Shiva per augurarle il buongiorno. E la sera, al tramonto, ci si siede sui gradini di un Gath per contemplare la puja, con centinaia di lumini e di fiori arancioni fluttuano silenziosi nelle acque della Madre Gange.
- Delhi: con più di 16 milioni di abitanti è la città piu’ popolosa dell’India e la quinta nel mondo! Situata sulle rive del fiume Yamuna, è una delle più antiche città continuamente abitate del mondo. Il cuore della città è Old Delhi, con i monumenti Moghul, le moschee e i resti della sua storia islamica. Questa è la parte che conserva il nucleo urbano più fitto, con brulicanti bazar e le strade perennemente congestionate dal traffico. New Delhi è invece la parte progettata dagli inglesi per farne il centro politico e amministrativo dell’India unificata, con imponenti palazzi governativi, grandi viali alberati e le residenze coloniali britanniche.
- Mathura: a festeggiare l’Holi Festival! E’ una festa che viene vissuta intensamente in tutta l’India, ma in modo particolare nel luogo di nascita di Krishna, cioè a Mathura-Vrindavan, ed è proprio li che sono andato. Il Festival dei Colori di Holi segna il termine dell’inverno e l’inizio della primavera. Holi signifia bruciare. Bruciare simbolicamente il male, celebrare la vittoria della luce sulle tenebre, ed é anche un occasione per perdonare e consolidare le relazioni.
Il festival celebra anche l’amore tra Krishna e Radhna. Si narra che Khrisna avesse la pelle blu perché da bambino fosse stato avvelenato da un demone, questo problema lo portò a credere che Radhna non l’avrebbe amato. Quindi dipinse la faccia di Radhna con polveri colorate e divennero una coppia, da cui la tradizione di dipingere la faccia degli amati per celebrare il proprio sentimento.
Le mia ossa e quelle dei miei compagni di viaggio erano a pezzi dopo le lunghe nottate in treno, ma il nostro cuore è tornato pieno di vita. Come si dice: l’India o la ami o la odi. E io decisamente la prima che ho detto! Buona visione….
Galleria India 2017 qui